IN COSA CONSISTE
Il chirurgo maxillo-facciale valuta la relazione tra la disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) e la presenza di acufeni, vertigini o cefalea. Il concetto di acufene somato-sensoriale si basa sull’ osservazione che gli acufeni sono frequentemente correlati con disordini dell’ATM e con patologie infiammatorie del collo e che molti pazienti possono modificare le caratteristiche del loro acufene attraverso movimenti delle guance, del collo e della testa.
MODALITÀ E FASI DEL TRATTAMENTO
Il percorso che viene proposto è costituito da:
Valutazione integrata otorinolaringoiatrica e maxillo-facciale, con esami funzionali uditivi e studio della funzionalità dell’ATM e dell’esame RX ortopanoramica
I pazienti in cui c’è il sospetto di un acufene somato-sensoriale vengono sottoposti ad un esame molto specialistico, non invasivo, che si chiama Elettrognatografia che studia la funzionalità mandibolare. Un computer rileva i movimenti di un magnete posizionato tra il labbro inferiore e gli incisivi e riporta graficamente i movimenti facciali.
Se viene confermata la disfunzione dell’ATM, si costruisce un dispositivo notturno intraorale chiamato splint occlusale neuromuscolare che viene indossato dal paziente tutte le notti, per almeno 5 mesi.
EFFICACIA DEL TRATTAMENTO
Nel 2015 il nostro gruppo ha pubblicato sulla rivista Journal of Cranio-Maxillo-Facial Surgery uno studio in cui si è dimostrata l’efficacia dello splint occlusale neuromuscolare in 55 pazienti con acufeni da almeno 12 mesi. I pazienti hanno avuto tutti un significativo miglioramento del loro acufene..

PROFESSIONISTA
Dott.ssa Alessandra Leonardi

ORARI AMBULATORIO
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